Sono oltre 1,5 milioni le persone che hanno seguito la via di Christo e hanno camminato sulle acque del lago d’Iseo ma il turismo in questo splendido luogo italiano non ha saputo andare oltre l’evento. L’artista bulgaro che ha realizzato l’esclusiva e irripetibile Opera d’arte che ha avuto risonanza mondiale ha consentito certamente agli esercizi commerciali, ristoranti, bar e alberghi una boccata d’ossigeno, un business importante ma limitato al fatto in se, non si è riusciti a dare un respiro più ampio, lungimirante.
Peccato, perché questi luoghi meritano di essere conosciuti, frequentati e il turismo mordi e fuggi, una tantum, serve a poco se non si dà continuità alla cosa. Non si è approfittato dell’occasione della presenza di un così notevole numero di turisti per valorizzare tutte le bellezze naturali e artistiche del luogo per incentivare un ritorno dei turisti e la conseguente ripartenza dell’economia locale. Si è trattato, come detto di un grande evento e se anche solo una percentuale del milione e mezzo di persone che hanno camminato sull’acqua del lago tornassero, la ricchezza della popolazione di questi luoghi ne trarrebbe un bel vantaggio, che si rifletterebbe anche sull’economia nazionale.