I lavoratori del Call Center Almaviva tirano un sospiro di sollievo: in extremis il Ministro Calenda è riuscito a dare respiro a sindacati ed azienda ma soprattutto ai lavoratori che già si aspettavano, oggi, la lettera di licenziamento da parte dell’azienda. La vicenda non è risolta, in verità, ma almeno i licenziamenti, per il momento, sono sospesi.
Il Ministro dello Sviluppo economico è riuscito a convincere le parti a darsi tre mesi di tempo per riflettere seriamente su possibili soluzioni reali, nella salvaguardia reciproca degli interessi dell’azienda e della necessità di tutelare i lavoratori, la vita loro e delle famiglie, in molti casi drammaticamente colpite dallo spettro del licenziamento che si andava materializzando, lavorando entrambi in Almaviva e andando incontro, in caso di conferma del licenziamento, ad un reddito zero.
Le ripercussioni, anche sociali, sarebbero pesantissime, anche in considerazione della ricaduta negativa su un tessuto sociale già duramente colpito, con livelli di disoccupazione record e disagio sociale di troppe famiglie. Non resta che sperare che i tre mesi di tempo che le parti si sono date possano portare ad un reale accordo.