Più quindici per cento: per il terzo anno consecutivo, l’Italia chiude con un incremento positivo il consuntivo finale di erogazioni e richieste di mutui, a riprova di una situazione prestiti che sembra essere tornata su livelli di stabilità dopo gli scossoni post crisi economica. Inoltre, rispetto al recente passato sono in aumento anche i “mutui reali“, ovvero quelli che servono concretamente ad acquistare la prima o la seconda casa.
Il calo delle surroghe
Come rivelato dalle statistiche, infatti, si è attenuato l’effetto dirompente delle rinegoziazioni delle rate, che aveva invece caratterizzato l’ultimo biennio: dal 65 per cento che nel secondo trimestre otteneva questa modalità, infatti, si è passati alla fine di marzo al 48 per cento di ricontrattazioni, con i mutui reali che sono tornati a essere la maggioranza delle nuove richieste. Per la precisione, il 41,1 per cento delle famiglie ha chiesto un mutuo per acquistare una prima casa e il 4,8 per cento per poter invece comprare una seconda casa.
Le motivazioni
Una tendenza che ha una serie di motivazioni, a cominciare ovviamente da una di tipo pratico: chi aveva urgenza di rinegoziare il proprio finanziamento ha già provveduto, e quindi gioco forza la percentuale era destinata a scendere nel tempo. Inoltre, il permanere dei tassi bassi è servito da incentivo anche ai più “timorosi”, che si stanno infine decidendo a investire sul mercato immobiliare.
Calcolare la rata del mutuo
D’altra parte, basta fare una ricerca veloce sul web per comprendere perché oggi sia vantaggioso richiedere un finanziamento: sul sito Ing Direct, uno dei principali operatori di credito a livello europeo e sempre più scelto anche dagli italiani, è disponibile una funzione calcola mutuo sia per chi è orientato al tasso fisso che per chi predilige il tasso variabile. In entrambi i casi, i rispettivi livelli di interesse permangono a livelli bassi quasi da record, spinti anche da una inflazione che continua a diminuire.
Erogazioni in aumento
In generale, secondo il Bollettino Statistico I-2017 pubblicato dalla Banca d’Italia in queste settimane, nel solo quarto trimestre del 2016 le famiglie italiane hanno ricevuto 13.998 milioni di euro in finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione, con un aumento delle erogazioni che ha raggiunto il 7 per cento. Guardando l’anno nel suo complesso, poi, si nota una crescita del 15 per cento rispetto al 2015, con volumi definitivi di erogazioni che hanno sfiorato i 14 miliardi di euro per la prima volta dal 2011.
I dati territoriali
Interessante è poi l’approfondimento sui volumi dei mutui nelle macroaree italiane: il maggior risultato di erogazioni è quello registrato nel Nord Ovest, che ottiene crediti per 17 miliardi di euro; seguono il Centro con 12,3 miliardi di euro e il Nord Est a 10,6 miliardi, mentre al Sud finiscono solo 6,8 miliardi.
Al Sud richieste ed erogazioni basse
Sempre a livello nazionale, il mutuo medio richiesto si è attestato a circa 115.100 euro: dato anche questo in aumento rispetto a quanto riscontrato nel quarto trimestre 2015, ma che rivela variazioni nell’analisi territoriale: se infatti al Nord Ovest e al Centro del Paese l’erogazione è ben superiore alla media (superando anche i 120 mila euro), al Sud il finanziamento è decisamente più basso, vicino ai 105 mila euro.