Le principali case automobilistiche, in ordine sparso, stanno portando avanti quella che è e sarà, nel ciclo di produzione, una vera e propria rivoluzione green. Ci sono alcune major del settore, infatti, che nell’arco di pochi anni produrranno solo auto elettriche ed al più ibride, mentre altre mostrano ancora un certo scetticismo sull’abbandono definitivo delle motorizzazioni a benzina e diesel.
Materie prime e sostenibilità ambientale, i nuovi scenari per le commodities
In ogni caso la rivoluzione green del settore auto porterà pure ad una inevitabile variazione della domanda di componentistica e di materie prime. Di conseguenza, per chi punta sulle commodities, così come spiegato nel dettaglio su https://www.mercati24.com/investire-in-materie-prime/ , non può non tener conto delle future evoluzioni che andranno ad interessare l’intera filiera dell’automotive.
Al riguardo, non a caso, c’è da segnalare la netta presa di posizione della Volkswagen che, in merito proprio alle materie prime, in futuro dai propri fornitori si aspetterà non solo la massima trasparenza, ma anche un’informativa completa sull’osservanza di quelli che dovranno essere gli standard di sostenibilità concordati tra le parti. Questo è quanto, tra l’altro, ha dichiarato Garcia Sanz che, riporta Repubblica.it, è membro del CdA Responsabile per gli Acquisti della Volkswagen.
Settore auto e materie prime, ecco come cambia la catena di approvvigionamento
Specie per i veicoli ad alimentazione elettrica, la casa automobilistica tedesca, infatti, punta senza indugi sul miglioramento della sostenibilità della catena di approvvigionamento proprio a partire dalle materie prime. Di conseguenza, dall’estrazione delle risorse, e fino ad arrivare al prodotto che esce dalla catena di montaggio, Volkswagen vuole produrre veicoli elettrici che non solo risultino essere pienamente compatibili con l’ambiente, ma anche con gli standard sociali ed ambientali e con il pieno rispetto dei diritti umani. Questi criteri vanno di conseguenza rispettati già a partire dai partner industriali e non devono essere applicati solo a partire dagli stabilimenti di produzione.
In più, per quel che riguarda l’approvvigionamento del cobalto, materia prima che viene utilizzata per la produzione delle batterie, il Gruppo Volkswagen, insieme alla RMI – Responsible Mineral Initiative, sta lavorando e sta collaborando per massimizzare la trasparenza sulle condizioni di estrazione, nel rispetto dei diritti umani, e sulla certificazione delle fonderie. La casa automobilistica tedesca, inoltre, è uno dei componenti della Global Battery Alliance del WEF, il World Economic Forum, e punta a garantire, per tutti i materiali di cui sono composti le batterie, il pieno rispetto dei requisiti di compatibilità sociale e ambientale d’intesa con tutti i partner del settore pubblico e privato.
Trasparenza, compliance e sostenibilità. Sono queste, in accordo con quanto dichiarato da Michael Bäcker, che per il Gruppo Volkswagen è il Direttore Esecutivo degli Acquisti per l’Elettrica/Elettronica, le condizioni che i fornitori della major tedesca dovranno rispettare nell’ambito della condivisione degli stessi valori e degli stessi obiettivi. Ed anche per questo la società automobilistica con tutte le parti coinvolte avvia discussioni alla pari ed incontri individuali con i fornitori al fine di identificare eventuali problemi e trovare subito le corrispondenti soluzioni.